Lemma

Definiz:

Sost. masc. Pianta graminacea e annua, originaria dell'America, la quale produce uno stelo alto e grosso, foglie alterne assai lunghe e piuttosto larghe, e una o poche spighe grandi e solitarie all'appiccatura delle foglie inferiori, coperte da invogli, che seccati si adoperano a riempire i sacconi, e piene di frutti o chicchi rotondeggianti, accostati l'uno all'altro, e di colore per lo più giallo, ma anche rosso, nero, bianco, o screziato, secondo le varietà. E dicesi pure Granturco ai Frutti, Semi, o Chicchi, di tal pianta; i quali, macinati o brillati, servono di nutrimento agli uomini, e spedalmente ai lavoratori delle campagne, e interi o acciaccati, a certi animali domestici. È la zea mais dei Botanici.

Si chiama gran turco per un'erronea traduzione del nome che gl'Inglesi diedero a questo cereale, cioè wheat of turkey, che vale Grano del tacchino o da tacchini, e che fu inteso per Grano di Turchia, turkey significando tanto Turchia, quanto Tacchino: il quale fu così detto per una tal qual rassomiglianza che il collo suo ha col turbante dei Turchi. –

Esempio:

Trinc. Agric. 398: In questo mese (nell'Aprile) si vangano le terre per seminarle a saggine, migli, panichi, granturchi ed altre biade.

Esempio:

E Trinc. Agric. 401: In questo mese (nel maggio) si semina il miglio bianco e giallo,... i fagiuoli di tutte le sorte,... il granturco, o sia formentone, la saggina, anticipando più che sia possibile,... poichè passati dieci o dodici giorni del mese, ee ne andiamo troppo nel tardi.

Esempio:

Lastr. Agric. 1, 91: Apparisce ancora l'influenza del l'aria su quella terra che i buoni coltivatori del gran turco, come sono i Lombardi, alzano intorno a queste piante per rincalzarle sino ad una certa altezza.

Esempio:

Guadagn. Poes. 1, 93: E il granturco? e i legumi? Eh! se non viene Qualche nebbiaccia,... Lustrissimo signore, spero bene.

Esempio:

E Guadagn. Poes. 2, 351: Anche i nostri alpigian veggo che ingrassano A furia di polenta di castagne; Ben col granturco in piano se la passano: Noi poi, ec.

Esempio:

Capp. Econ. 396: In molte provincie [il pane] è un misto di segale, orzo, fave e granturco con poco grano.